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Anemonoides nemorosa    (L.) Holub    -    Famiglia delle Ranunculaceae

È una piccola pianta erbacea perenne alta fino a 25 cm, con tozzo rizoma orizzontale bruno giallastro, dal quale si diparte un esile fusto unifloro, rossastro nella parte inferiore.
L'epiteto specifico (dal latino nemus = del bosco) è riferito all'ambiente in cui vive questa varietà di anemone che, nel sottobosco, tende spesso a formare graziosi tappeti di fiori bianchi.
È simile ad Anemonoides trifolia L. ad antere bianche.

Le foglie basali dell'"anemone dei boschi", lunghe fino a 10 cm, sono composte da 3-4 lamine di forma lanceolata suddivise in 3-5 segmenti dentati; nascono dopo la fioritura. Le cauline, collocate intorno alla metà del fusto e raggruppate in verticilli di 3, sono come appese da un sottile picciolo lungo circa 1 cm.
Tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera produce, su peduncoli lievemente villosi lunghi 2-3 cm, fiori solitari (con diametro massimo di 2,5 cm) pochissimo profumati, a 6-9 sepali petaloidi ellittici, bianchi, variegati nella pagina inferiore da delicate striature rosa o violette. I fiori  hanno gineceo supero apocarpico e numerosi pistilli e stami. I pistilli sono verdognoli,  gli stami hanno antere gialle.
Il frutto (poliachenio) è costituito da un insieme quasi sferico e tomentoso di diversi acheni fittamente pelosi.

Vive, fino a 1600 m, nei boschi di latifoglie (soprattutto nelle faggete e quercete) del Centro-Nord, della Campania e Puglia-Lucania.
È una pianta tossica. L'estratto era utilizzato per avvelenare le punte delle frecce.

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