È una pianta erbacea
perenne
a portamento cespitoso, con fusto corto erbaceo a base legnosa,
ramificato e tortuoso, ricoperto di peli lucidi.
Le foglie, perlopiù basali, mucronate e villose soprattutto ai margini,
sono imparipennate, composte da numerose foglioline alterne (17-31)
oblunghe e da una fogliolina terminale ovata.
L'infiorescenza, a cima multiflora globosa e densa, lungamente
picciolata, è composta da fiori sessili, con alla base brattee villose
palmatopartite a segmenti diseguali più corte del glomerulo.
Il calice, villoso, è tubolare campanulato con la bocca del tubo obliqua
e 5 denti piumosi lunghi quanto il tubo (4-5 mm); i denti superiori sono
triangolari,
quelli
inferiori subulati.
La corolla, rosa o purpurea, variegata di viola, scurisce invecchiando;
sporge sempre dalle brattee. Ha il vessillo con lamina
oblungo-campanulata più lunga delle ali che sono più larghe della carena
e con i lembi oblunghi e ricurvi.
Gli stami, vessillari, sono parzialmente adnati al tubo.
Fiorisce dalla tarda primavera alla prima metà dell'estate.
Il frutto è un baccello indeiscente, rugoso o reticolato, oblungo ed
acuminato, con pericarpo contenente semi lisci, subreniformi.
Presente nella maggior parte delle regioni italiane, con l'eccezione
delle isole, della Puglia, dell'Emilia-Romagna e della Valle d'Aosta,
vive nei prati e sulle rocce da 400 a 1800 m s.l.m.