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Arbutus unedo    L.    -    Famiglia delle Ericaceae

Questo alberello sempreverde, conosciuto con il nome volgare "corbezzolo", può raggiungere un'altezza di 10 m. Ha un corto tronco sinuoso e molto ramificato a corteccia bruno rossastra, solcata,  sfaldantesi  in strisce sottili, e rametti giovani ocraceo-rossastri, con peli ghiandolari.

Le foglie alterne dell'A. unedo, con picciolo lungo circa 1 cm, sono lanceolate, acuminate ed a margine seghettato, larghe fino a 4 cm e lunghe fino ad 11 cm, coriacee, di colore verde carico,  lucide nella pagina superiore e con nervature chiare.

I fiori, lunghi quasi 1 cm, bianchi soffusi di verdognolo o di rosa e raccolti in corimbi di 15-30 elementi, sono presenti su questo piccolo albero da ottobre a marzo; hanno una corolla a forma di orciolo pendulo, con fauce a 5 lacinie curvate all'indietro ed un calice di circa 1,5 cm a lobi rotondi, formato da 5 brevi lacinie verdi a margine biancastro.

Il frutti di questo alberello, simili alle fragole, ma di forma quasi sferica, inizialmente gialli, poi rossi, sono bacche a superficie verrucosa, del diametro di circa 2 cm, lungamente picciolate. Hanno una polpa morbida, giallastra, con numerosi semi (fino a 50) ellittici, di colore marrone chiaro. Cominciano a svilupparsi in primavera e maturano nel tardo autunno, quando sono già presenti i fiori.

Questo elegante alberello, tipicamente mediterraneo, vive in boschi sempreverdi e garighe. È assente nel Piemonte, nella Valle d'Aosta e nel Trentino Alto Adige.

Il "corbezzolo" è una pianta commestibile ed officinale. I frutti crudi, ben maturi, sono dolciastri e ricchi di vitamina C; sono utilizzati per preparare marmellate, gelatine, sciroppi, succhi, salse ed un'acquavite.
La corteccia, molto ricca di tannino, viene utilizzata per la concia delle pelli e per la produzione di coloranti.
Viene spesso tagliato per ricavarne legna da ardere, di conseguenza assume in genere aspetto cespuglioso.
I fiori sono molto visitati dalle api; il miele di "corbezzolo" è quello col più alto valore commerciale.
È specie nutrice della larva di una bellissima farfalla (Charaxes jasus) conosciuta con il nome volgare "ninfa del corbezzolo".

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