È una pianta erbacea perenne che, grazie al suo rizoma (che presenta
annulature trasversali con squame grigiastre terminali) serpeggiante e
lungo fino a un metro, rimane saldamente aggrappata alle sabbie
costiere.
Questa specie, semi-succulenta, caratterizzata dalla
parte aerea che muore nel periodo invernale, ha robusti fusti scanalati, molto ramificati, pubescenti, di color verde grigiastro, che si innalzano fino a
70 cm.
Ha foglie che, per resistere all'ambiente ostile, terminano all'apice con una spina rigida e si presentano rade e rigide, profondamente divise, a lobi trigoni, carenati sotto, solcati sopra.
Da aprile a settembre produce infiorescenze
sommitali riunite a ombrello, a 6-10 raggi, avvolte da un involucro di
brattee rigide lanceolato-spinose.
I fiori (quello centrale, ermafrodito,
circondato da fiori maschili) sono tutti bianchi (talvolta screziati di rosso)
e piuttosto piccoli. Sono costituiti da:
5 petali liberi;
ovario infero che, una volta fecondato, genera un frutto secco,
diachenio e ovoide, con stili eretti.
Presente ovunque nei litorali sabbiosi italiani, risulta molto utile per il consolidamento della prima fascia dunale fissa.
È una pianta commestibile. Le foglie giovani si utilizzano nelle
insalate miste. Le radici, raccolte a fine inverno, possono essere
utilizzate come le carote.