La "ginestra dei tintori" (Genista tinctoria) è una pianta perenne suffruticosa, alta fino a
70 cm,
con fusti eretti o prostrati, molto ramificati, lignificati alla base e rami giovani semplici,
solcati, verdi, sericei.
Ha foglie alterne, sessili, di colore verde scuro, lanceolate o ellittiche, acute all’apice e con margine ciliato, stipole triangolari alla base, spinulose
da vecchie.
Da maggio ad agosto produce infiorescenze a racemo apicale, composte da 3-15 fiori
con corolla a petali tra loro separati (fiori dialipetali).
I fiori hanno: calice persistente, campanulato, con labbro superiore
bifido e denti ineguali lanceolati acuti; corolla gialla con vessillo
ovato ed eretto, ali e carena divaricati all’antesi.
Il frutto di questo elegante arbusto è un legume oblungo e compresso, contenente
da 2 a 10 semi brunicci, ovoidali.
Nel territorio italiano assente soltanto nelle Isole, vegeta nelle
brughiere, in prati e pascoli, nelle siepi, nei boschi radi, ai margini e
nelle radure dei boschi, fino a 1800 m s.l.m.
È una specie tossica.
Era utilizzata anticamente come pianta tintoria, oggi come ornamentale.