Le "carte al suolo" rappresentano in modo schematico l'analisi
meteorologica nella bassa atmosfera ("carte sinottiche"). Si possono
reperire in internet diverse tipologie di "carte al suolo" ma, in linea
di massima, in queste carte sinottiche sono rappresentate le "isobare",
vale a dire le linee di uguale pressione al suolo (i valori di pressione
sono "normalizzati" al livello del mare) in kPa (= mb) con i centri di
alta e bassa pressione e le perturbazioni (principalmente i sistemi
perturbati di tipo frontale). Nelle alte pressioni, caratterizzate da
una circolazione dei venti in senso orario (nel nostro emisfero), i
valori più elevati sono contrassegnati da una lettera A
(o H = high). Nelle basse pressioni, caratterizzate da
una circolazione dei venti in senso antiorario (nel nostro emisfero), i
valori più bassi sono contrassegnati da una lettera B
(o L = low, o T = trough). Le linee
frontali sono tracciate con numerosi, piccoli, triangoli (fronti freddi)
o con diversi semicerchi (fronti caldi). Nelle carte a colori i fronti
freddi sono colorati in blu, quelli caldi in rosso. I fronti occlusi
sono rappresentati con linee nelle quali si alternano triangoli e
semicerchi; nelle carte a colori questi fronti hanno colore viola. Ai
fronti sono spesso associati ammassi nuvolosi e precipitazioni che, in
alcune carte, possono essere rappresentati con diverse tipologie
grafiche. Talvolta sono tracciate anche altre linee: isoipse
(rappresentano la circolazione in quota), le isoallobare (indicano le
variazioni di pressione), le "thickness" (spessori di sezioni di
atmosfera), ecc. Possono anche contenere informazioni relative al tempo
in atto presso le stazioni meteorologiche; queste informazioni sono
rappresentate graficamente da simboli standard del WMO (World
Meteorological Organization).
Nel sito http://www.westwind.ch/?page=ukmb sono pubblicate carte al suolo
(analisi e previsioni) in bianco e nero, frequentemente aggiornate. Per
interpretare i simboli grafici presenti in queste carte, fare
riferimento alle lettere in colore rosso giustapposte all'"Analysis
chart" del 24 marzo 2013:
a
= fronte freddo,
b
= fronte caldo,
c = fronte occluso (o "occlusione"),
d = occlusione ritornante (vecchio fronte
occluso che si avvolge a spirale intorno ad un minimo depressionario),
e
= fronte quasi stazionario (in questa carta si tratta di una occlusione
che risulta pressoché stazionaria in prossimità del punto contrassegnato
dalla lettera
e),
f
= occlusione in quota (in questa carta si tratta di una occlusione
ritornante in quota),
g
= centri di alta o bassa pressione (simbolo: X)
affiancati dai relativi valori sormontati da una lettera H
o L,
h
= fronte freddo in quota,
i
= fronte freddo in fase di formazione ("frontogenesi"),
l
= fronte caldo in fase di formazione,
m
= linea di instabilità (di norma si tratta di linee associate ad una
saccatura, perlopiù in quota, o ad una "goccia di aria fredda in
quota"),
n
= fronte (in questo caso si tratta di un "fronte freddo") in
dissolvimento (frontolisi),
o
= fronte caldo all'estremità di un fronte occluso (si tratta di una
"occlusione calda" nella quale tende a prevalere, in questo caso, la
componente calda nella sua estremità orientale).
Nelle stagioni estiva ed autunnale, talvolta, compaiono in Atlantico
simboli rappresentanti le perturbazioni di tipo tropicale (depressioni
tropicali, tempeste tropicali, uragani).
Presso l'angolo superiore sinistro della carta è rappresentata la "Geostrophic
wind scale" che mette in relazione (per effettuare una stima grossolana)
la velocità del vento (in kt = nodi) con la distanza tra le isobare
(isobare ravvicinate = venti forti, distanziate = venti deboli) che in
questa carta sono tracciate a intervalli di 4 hPa. Per ovviare alla
distorsione prodotta dalla proiezione cartografica (che fa sì che mari e
terre emerse appaiono più piccoli al crescere della latitudine), le
distanza tra le isobare viene messa in relazione con i gradi di
latitudine (nelle ordinate).