L'agrimonia è una
pianta
erbacea perenne dotata di un rizoma di modeste dimensioni da cui nasce,
dal secondo anno di vita, un fusto a base legnosa, semplice o poco
ramificato, alto generalmente 60 cm, eccezionalmente
fino a 90 cm.
Nel primo anno produce una rosetta di foglie basali, successivamente
foglie nella parte inferiore del fusto.
Ha foglie imparipennate, ovali, picciolate, a margine seghettato,
biancastre nella pagina inferiore con, alla base, stipole di forma
diversa avvolgenti il fusto.
L'infiorescenza compare in estate; è composta da molti piccoli fiori
brevemente peduncolati, disposti in grappolo semplice, con un calice di cinque pezzi attaccati ad un tubo che ha all'apice una corolla con cinque petali
obovato-ellittici di colore giallo intenso.
I frutti, multipli, sono pometi (3-7 mm) legnosi e scanalati che
si sviluppano
all'ascella di una brattea divisa in 5 lacinie. Sono coronati da aculei
uncinati che, attaccandosi al pelo degli animali, possono disperdere i
semi a grande distanza (dispersione zoocora).
Cresce in zone soleggiate fino a 1300 m s.l.m.
È una pianta officinale.
Nel Nord Europa viene preparato un té dall'infuso di questa pianta.
L'epiteto specifico deriva dal nome di Mitridate Eupatore, re del Ponto
(I sec. a.C.), che introdusse l'uso medicinale di questa pianta.