È una pianta geofita erbacea, perenne, alta fino ad 120 cm, di aspetto
molto variabile, con bulbo ovoide di colore giallo chiaro, generalmente
attorniato da bulbilli, e scapo semplice, eretto, cilindrico,
pieno, verde, liscio e lucido.
Nella metà inferiore dello scapo ha 2-6 foglie amplessicauli, cilindriche o semicilindriche,
con diametro di 1-4 mm, fistolose (perlomeno in basso) di colore verde,
aguzze, presto marcescenti.
Tra giugno ed agosto emette dei fiori con tepali
ottusi, roseo-porporini, raramente bianchi (di 3,5 - 5,5 mm), riuniti in un'infiorescenza
più o meno sferica, talvolta oblunga, con alla base un'ampia spata a 2 o più valve lunghe circa 2 cm.
Il frutto di questo aglio selvatico è una piccola capsula contenente semi triangolari.
Cresce, fino a 1900 metri s.l.m., in luoghi rocciosi, terreni aridi, garighe, pendii sassosi, incolti, vigneti,
oliveti. È rara nel Nord Italia.
I bulbi di questa pianta si possono utilizzare allo stesso modo dell'aglio
coltivato.