Piccola pianta erbacea perenne, A. hortensis è dotata di un
piccolo tubero legnoso più o meno allungato (lungo fino a 5 cm), bruno-nerastro.
Ha un esile scapo fiorifero lungo fino a
30
cm, dapprima incurvato, eretto alla fioritura, spesso arrossato, densamente pubescente per pelosità perlopiù eretta ed appressata allo stelo,
con foglie disposte in un unico verticillo di 3; le restanti foglie
sono tutte basali. Le parti aeree della pianta si disseccano durante
l'estate; la ripresa vegetativa avviene in autunno.
Le foglie hanno margine variamente
ciliato e
sono dotate quasi sempre di un mucrone all'apice di ciascuna divisione.
Quelle basali, con picciolo lungo fino a 10 cm, spesso arrossato, hanno lamina palmatosetta, divisa in 3-5 segmenti, di cui i
due laterali con due profondi lobi, a loro
volta divisi in 2-3 lobi o lacinie; il segmento centrale è a 3 lobi interi o 2-3 forcati.
Le cauline, sessili, formanti un unico verticillo sotto il fiore, sono ellittico-lanceolate,
ovato-lanceolate o sub-lineari.
La fioritura avviene tra la metà dell'inverno e
la fine della primavera.
I fiori, profumati, solitari all'apice dello
scapo, sono costituiti da numerosi sepali petaloidi (12-20)
ellittico-lanceolati, generalmente violaceo-chiari o rosa-azzurro,
talvolta bianchi, sempre con venature scure ben evidenti, con numerosi
pistilli e stami azzurro-violetti.
Il gineceo, formato da numerosi carpelli liberi e indipendenti, genera
un frutto (poliachenio) formato da acheni oblungo-ovoidali lanosi, con lungo rostro apicale.
Cresce in prati asciutti, radure boschive, oliveti, fino a 1.200 m,
prevalentemente in ambiente mediterraneo. Nel Nord Italia è presente
soltanto nell'Emilia-Romagna, nella Liguria ed in alcune località del
Veneto.
È
una pianta tossica.