Capsella rubella Reut.
è una "borsa del pastore" simile, meno frequente e caratterizzata da
fusti e sepali più o meno arrossati e petali generalmente rosei.
C. bursa-pastoris è una pianta erbacea biennale di
modeste dimensioni (alta fino a 50 cm), con radice legnosa a fittone,
fusti eretti glabri o poco pelosi.
Le foglie hanno aspetto variabile: quelle basali riunite in rosetta,
sono a contorno spatolato, brevemente picciolate, di forma lanceolata-lobata, dentate o intere; quelle caulinari
sono sessili, sagittate, amplessicauli e indivise.
I fiori, portati su racemi allungati, lassi e nudi, riuniti in grappoli
terminali, possono apparire durante tutto l'anno, se le condizioni
climatiche lo consentono. Hanno un calice composto da quattro sepali
ovali verdastri, una corolla a quattro petali bianchi più lunghi dei
sepali.
I frutti sono siliquette cuoriformi, appiattite, di circa 4-6 mm,
contenenti numerosi piccoli semi di colore marrone, che
hanno immediato e lungo potere germinativo.
Vegeta in luoghi aperti (orti, incolti, radure dei boschi, prati, ecc.),
generalemte fino a 1800 m s.l.m. (occasionalmente anche a quote più
elevate), in tutte le regioni italiane.
Questa piantina, conosciuta con i nomi volgari: borsapastore, borsa del pastore, cassella,
ecc., è tra le erbe spontanee più utilizzate in cucina.
Le rosette fogliari, raccolte prima della fioritura, vengono lessate e ripassate in padella,
si utilizzano nelle minestre, zuppe e risotti, oppure condite e mescolate ad altre verdure
come ripieno delle torte salate, come base per le frittate, come ingrediente nelle salsine a base di erbe. Le giovani foglie possono essere consumate crude
insieme ad altre erbe primaverili.