Il Genere Cephalanthera
comprende orchidee rizomatose con radici sottili e fibrose, fusto eretto e
con pochi fiori, foglie esclusivamente cauline, fiori che non si aprono
completamente e con sepalo mediano e petali conniventi, labello diviso
in ipochilo concavo alla base ed epichilo con piccole creste, ovario
ovale, allungato e privo di peduncolo.
I fiori, privi di nettare, riescono ad attirare gli imenotteri
impollinatori grazie alle creste gialle presenti sul labello che imitano
degli stami ricchi di polline.
C. longifolia è simile a C. damasonium
(Miller) che ha foglie più larghe e più corte (non
raggiungono i fiori) e fiori giallo chiaro.
È dotata di fusto slanciato, sinuoso, alto fino a 50 cm, foglioso fin
sotto l'infiorescenza e ricoperto alla base da scaglie (guaine
fogliari).
Ha
6-10 foglie cauline, opposte sullo stesso piano, ma su nodi conseguenti,
quasi tutte lineari-lanceolate e acute (ellittiche soltanto una o due
foglie inferiori), dotate di nevature parallele (fino a 9); lunghe fino a
16 cm, le foglie superiori raggiungono l'infiorescenza, le foglie
inferiori sono lunghe fino a 7 cm.
Tra la tarda primavera e l'inizio dell'estate,
all'apice del fusto, produce un'inflorescenza sotto forma di spiga lassa
di fiori (in genere 10-20) di colore bianco puro.
I fiori, semichiusi, hanno tepali esterni lanceolati con apice acuto,
tepali interni più corti di quelli esterni e conniventi, labello concavo
alla base e più corto dei tepali, epichilo cordiforme dotato di 4-7
creste giallo-arancio, ovario sessile e ritorto, brattee fiorali piccole
(le superiori più corte dell'ovario) e di tipo fogliaceo.
Il frutto di questa orchidea è una capsula eretta, che a maturità si apre in più
fenditure (deiescente) a 3 valve, liberando numerosi, piccoli semi.
Presente in tutte le regioni italiane, vive
sulle dune costiere, al margine dei boschi, in boschi radi e prati aridi, fino a 1500 m s.l.m.