Alberello spogliante, alto
fino
a 15 m, dalla chioma espansa e dai rami molto slanciati, ad andamento
zigzagante, Cercis siliquastrum ("albero di Giuda") ravviva i
margini dei nostri boschi con le sue stupende fioriture rosa cremisi.
Ha foglie alterne, con un diametro di 5-10 cm, lungamente picciolate,
arrotondate e cordate, lisce, di colore verde scuro sulla pagina
superiore, glauco su quella inferiore, con nervatura palmata che non
raggiunge il margine fogliare.
All'inizio della primavera appaiono sui rami (talvolta anche sul
tronco), prima del fogliame, numerosi fiori ermafroditi peduncolati, con
corolla papilionacea, solitari o in brevi racemi.
I fiori hanno un calice a coppa asimmetrica a 5 denti corti ed ottusi,
una corolla zigomorfa di 1-2 cm, rosa cremisi, con vessillo più piccolo
delle ali; hanno 10 stami liberi.
I frutti dell'"albero di Giuda" sono baccelli lineari, lunghi fino a 10
cm, compressi, color porpora a maturità (settembre-ottobre), che
persistono dopo la caduta delle foglie.
Contengono fino a 14 semi ovali, piuttosto duri e brunastri.
C. siliquastrum ha un fusto irregolare e contorto, con una
corteccia bruno rossastra, finemente screpolata. Il legno, rosso bruno,
è duro ed a tessitura fine.
Presente in tutte le regioni italiane eccetto quelle nord-occidentali,
vive al margine dei boschi, nelle macchie, su pendii rocciosi,
prevalentemente su suoli calcarei, fino a 800 m.
È coltivato come pianta ornamentale in giardini, parchi ed alberature
stradali.
Il legno di questo alberello è impiegato per lavori d'intarsio.
I fiori, commestibili, si possono utilizzare nelle insalate o friggere
in pastella; i boccioli possono essere conservati sott'aceto come i
capperi.