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Chrozophora tinctoria    (L.) A. Juss.    -    Famiglia delle Euphorbiaceae

È una euforbiacea priva di latice, perenne erbacea, ramosa, a fiori maschili e femminili separati (monoica), alta fino a 40 cm, verde glauco grigiastra, coperta di fitti peli stellati. 

Ha foglie alterne, picciolate, larghe fino a 3 cm, lunghe fino a 3,5 cm, di forma ovato-romboidale, a base cuneata e margine ondulato.

La fioritura avviene in estate, con lo sviluppo di 1-4 fiori femminili solitari e di circa 11 fiori maschili, questi ultimi in racemi terminali pedicellati, dotati di una corolla gialla a 5 lobi acuti saldati alla base, un calice a 5 sepali saldati alla base ed una decina di stami concresciuti con filamenti saldati tra loro a forma di tubo. I fiori femminili, pedicellati, collocati alla base di quelli maschili, hanno un perianzio formato da due verticilli a 10 segmenti lineari concresciuti alla base, con 3 stimmi bifidi ed ovario supero.

Durante la fruttificazione, i fiori femminili (i cui pedicelli si allungano e ricurvano) generano una capsula pendula a 3 mericarpi con un seme (cocchi), verde, poi rossiccia, ornata da tubercoli. I semi, piriformi e con tre facce all'apice, sono granulosi e di colore scuro.

Cresce al Centro-Sud, nelle Isole, in Liguria ed Emilia-Romagna, fino a 700 m s.l.m., in zone aride, lungo le coste, in luoghi ruderali.

L'epiteto specifico deriva dall'antico utilizzo dei fiori e dei frutti di questa pianta per la produzione del colore "tornasole" (rosso in ambiente acido, azzurro in ambiente basico), usato per la realizzazione dei manoscritti miniati, per tingere tessuti e prodotti alimentari (vino, liquori, pasticceria, ecc.)

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