Colchicum bulbocodium subsp. bulbocodium
Ker Gawl., presente sui rilievi
piemontesi, valdostani, liguri, veneti e trentini, ha bulbo più grande
(fino a 3 cm), tepali più lunghi (fino a 8,5 cm) con orecchiette acute alla base
e foglie più larghe (fino ad 1,5 cm).
Le specie appartenenti al Gen. Colchicum possono
essere scambiate con quelle appartenenti al Gen. Crocus. I
colchici si distinguono per avere
fiori a 6 stami, anziché 3 dei crochi.
Colchicum bulbocodium subsp. versicolor è una piccola pianta erbacea,
alta in genere fino a 15 cm, dotata di un bulbo di dimensioni contenute
(fino a 1,5 cm) con tuniche nerastre, da cui ogni anno vengono emessi
foglie e fiori.
Le foglie, già presenti all’atto della fioritura, generalmente in numero di 3, di forma lineare-lanceolata
con apice arrotondato ed avvolgenti la base del fiore, sono larghe fino
ad 8 mm e
lunghe anche 20 cm.
Alla fine di febbraio, alle quote più elevate all'inizio della
primavera, quando la neve inizia a sciogliersi, produce un fiore,
generalmente singolo, raramente in numero di due-tre.
Il fiore di questo bellissima piantina ha tepali rosa intenso-lilacini, di forma lanceolata, arrotondata
all’apice, lunghi fino a 3 cm, lungamente peduncolati e convoluti alla
base, con orecchiette (se presenti) ottuse. Possiede stili cilindrici ad
apice caratteristicamente diviso in 3 stimmi brevemente peduncolati.
Il frutto di questo colchico è una piccola capsula elissoide.
Pianta piuttosto rara, vegeta nei pascoli aridi di alcune montagne umbre,
laziali, abruzzesi e della Valle d'Aosta.
Anche questo colchico è velenoso per la presenza di diversi alcaloidi,
alcuni di questi (tra i quali l'inulina) sono concentrati nei
bulbotuberi, la colchicina è presente soprattutto nel rivestimento dei semi.