Colchicum autumnale L.,
presente nel Nord Italia, in Toscana e Sardegna, ha lacinie (tepali)
non variegate e foglie più larghe.
Le specie appartenenti al Gen. Colchicum possono
essere scambiate con quelle appartenenti al Gen. Crocus. I
colchici si distinguono per avere
fiori a 6 stami, anziché 3 dei crochi.
Colchicum lusitanum è una piccola pianta erbacea perenne provvista di un bulbo-tubero
(fusto sotterraneo) fasciato da tuniche coriacee di colore marrone violetto,
dal quale vengono prodotti foglie e fiori.
Ha
3-7 foglie verdi, oblungo-ellittiche, che spuntano dopo la fioritura (in
primavera).
Fiorisce da agosto ad ottobre, quando le foglie sono scomparse. I fiori,
generalmente in numero di 1-3, spuntano dal centro del bulbo avvolti in
una guaina con margine membranoso stretto e sono formati da:
6 lacinie (tepali), lunghe fino a 7 cm, di colore lilla-rosa, con nervatura centrale
bianca e variegate da un caratteristico disegno a scacchi;
6 stami
(tre più grandi e con filamenti più esili lunghi circa 15 mm), con antere gialle attaccate al filamento con la loro parte
mediana (medifisse) e che spargono il polline aprendosi verso l'esterno del fiore (estrorse);
ovario supero;
3 stili, liberi ed eretti, più
lunghi degli stami; stigmi con apici ricurvi.
Il frutto di questo colchico è una
capsula ovoidale, acuta all'apice, verde, che nella tarda primavera
fuoriesce collocata nel cuore delle foglie; contiene semi branastri e
globosi.
Presente nella maggior parte delle regioni italiane (ad eccezione del Triveneto, della
Valle d'Aosta, del Piemonte e della Sicilia) vegeta in pascoli aridi e
prati falciati fino a 1400 m s.l.m.
Anche questo colchico è velenoso per la presenza di
colchicina concentrata soprattutto nei semi e nel bulbo,
utilizzata
nella medicina moderna.