È una pianta erbacea perenne,
strisciante o più frequentemente rampicante quando trova dei sostegni, grazie
anche
alla presenza sul fusto di particolari alette longitudinali-elicoidali.
Dotata di lungo rizoma biancastro, ha fusti
erbacei ramificati, sottili,
striati, a sezione generalmente esagonale, lunghi fino a 2 m, volubili,
generalmente avvolti verso sinistra.
Ha foglie
alterne, con picciolo lungo circa 2 cm, da lineari a cuoriformi (le
superiori progressivamente più piccole e lanceolate), a margine un po'
revoluto, lunghe fino a 5 cm, larghe fino a 3 cm.
Fiorisce generalmente da aprile ad ottobre, anche durante tutto l'arco
dell'anno nelle località a clima più caldo.
I fiori,
prevalentemente solitari (talvolta appaiati), portati all'ascella delle
foglie mediane da lunghi peduncoli con 2 brattee lineari, hanno calice e corolla entrambi campanulati:
il calice, erbaceo, di 4–5 mm,
ha sepali oblunghi, un po' pubescenti sul dorso;
la corolla,
con diametro fino a 3 cm, è bianca o, più frequentemente, rosa pallido
con 5 strisce radiali rosa scuro.
Hanno 5 stami di diversa lunghezza con antere violacee; stimma diviso in 2 segmenti filiformi bianchi.
Il frutto
del "convolvolo" è una capsula sferica appuntita, glabra, contenente in
genere 4 semi brunicci.
Presente in tutte le regioni italiane, fino a 1500 m s.l.m., è molto
comune nei prati, negli incolti, nei coltivi, nelle siepi, in zone
antropizzate o ruderali; è considerata una pianta infestante.
È una specie officinale, tossica.