Arbusto perenne alto fino a 6 metri, con tronco diritto o un po' contorto,
dapprima liscio e poi rugoso con fessure rosate, generalmente ramificato
fin dalla base
e con chioma abbastanza fitta, la "sanguinella" (Cornus sanguinea)
deve il suo
nome specifico al colore rossastro delle foglie in autunno e dei rami
giovani soprattutto nella stagione fredda.
Le sue foglie decidue, lunghe fino a 8 cm, picciolate, opposte,
ovato-ellittiche e un po' acuminate, con evidenti nervature ricurve,
sono un po' ondulate e lievemente arrossate ai margini, più chiare e con
pelosità sparsa nella pagina inferiore; alla fruttificazione diventano rosse e cadono. Le gemme, racchiuse fra 4 squame,
sono lanugionose.
L'infiorescenza apicale, della "sanguinella" è un racemo composto, simile a
quello del sambuco, con odore poco gradevole per l'uomo (ma molto
attraente per i "maggiolini"). I fiori, peduncolati e di colore
bianco, hanno 4 petali liberi e acuminati (lunghi circa 5 mm), 4 stami
(lunghi come i petali) con antere crema, 1 pistillo
con stigma tondo di colore verde. Fiorisce da aprile a giugno, dopo la
fogliazione.
I frutti maturano generalmente all'inizio dell'autunno; sono piccole drupe globose di
colore nero-bluastro
(a volte con puntini bianchi), grandi come un pisello (5-8 mm),
amarognole, con un nocciolo contenente semi oleosi.
Presente in tutte
le regioni italiane, fino a 1300 m s.l.m., vive in boschi radi di
latifoglie o misti,
lungo i corsi d'acqua, nei cespuglieti.
È una pianta officinale. Il suo legno duro e compatto, si presta alla
realizzazione di manici per attrezzi e bastoni da passeggio