Questa stupenda orchidea,
piuttosto robusta (con portamento più tozzo nella subsp. alpestris), alta fino a
70 cm, ha un fusto fistoloso, rosso-violaceo e striato in alto.
I due tuberi di questa Dactylorizha sono palmati e divisi in
più lobi.
Ha 4-8 foglie quasi patenti, amplessicauli abbraccianti il fusto,
carenate (di forma simile alla carena di una nave, per la presenza
di un solco sporgente nella parte inferiore corrispondente ad un solco
nella faccia superiore), con macchie scure nella pagina superiore.
Quelle cauline sono lanceolato-lineari, le basali lanceolate (ovate
nella subsp. alpestris) e più corte.
L'epiteto specifico (latino majalis = di maggio) si riferisce
al mese d'inizio della fioritura, che ritarda fino al mese di agosto
alle quote più elevate.
L'infiorescenza di questa orchidea è densa e lunga, con fiori grandi
(soprattutto nella subsp. alpestris) rosso-violacei, anche con tonalità
piuttosto scure. I fiori sono composti da:
3 tepali esterni patenti e 3 tepali interni; nei tepali esterni i 2
laterali sono lineari mentre quello centrale forma una specie di
cappuccio insieme a due tepali interni laterali (che sono conniventi).
Il tepalo interno mediano, chiamato labello, più largo che
lungo (largo fino a 11 mm e lungo fino a 9 mm), più o meno trilobato
(meno lobato nella subsp. alpestris),
con i lobi laterali più larghi di quello centrale, in genere piegato
longitudinalmente, è decorato da evidenti strie e macchie porporine ed è
un po' più chiaro alla fauce.
Uno sperone leggermente discendente, conico o sub-cilindrico, lungo fino
a 10 mm.
Un ginostemio formato da un'antera fertile biloculare a due logge
concresciuta con lo stilo.
Un ovario sessile, infero.
Il frutto della
Dactylorhiza majalis è una capsula contenente numerosi semi piatti molto piccoli.
Presente sull'Arco Alpino dai 1.000 m (localmente anche a quote
inferiori) ai 2.500 m s.l.m., predilige stazioni soleggiate, con suoli
umidi.
La subsp. alpestris è, in genere, più frequente alle quote più
elevate.