E. sphaerocephalus può essere confuso con E. ritro
L., pianta più piccola, con spinule
non pungenti, infiorescenza blu metallico, fusto bianco cotonoso e privo
di glandule.
È una pianta
erbacea
perenne che ogni anno produce nuovi fusti da gemme situate sul suolo;
alta fino a 2 m, ha fusto eretto, cilindrico, ramoso-corimboso a
superficie striato-solcata, sotto l'infiorescenza con aspetto tomentoso
e peli ghiandolari rossicci.
Ha foglie disposte in modo
alterno lungo il fusto, a consistenza lievemente coriacea, con la pagina superiore
ruvida, glabra, di colore verde scuro, con quella inferiore
bianco-cotonosa; le inferiori, picciolate, oblunghe e sinuoso-pennatifide con larghe lacinie triangolari
e lamine dentato-spinose molli,
le superiori amplessicauli.
In luglio-agosto sviluppa infiorescenze terminali globose (con
diametro fino a 6 cm) formate da numerosi capolini uniflori lunghi fino
a 2,5 cm.
Il fiore, tubuloso, circondato
da diverse serie di squame libere verdi-azzurrognole (lunghe
fino a 13 mm) lineari-rombiche, cigliate ai bordi, è formato da:
una corolla (lunga fino a 15 mm) bianca con sfumature azzurre, a 5
petali aperti a stella nella parte terminale e saldati a tubo
inferiormente;
un calice consistente in una minuta coroncina (5 sepali quasi
inesistenti);
5 stami con filamenti liberi e antere viola, saldate a manicotto attorno allo
stilo;
uno stilo bianco, profondamente bifido, con stigmi a rami arcuato-divergenti,
sporgenti dalla corolla;
ovario infero.
I frutti
di questa graziosa piantina sono acheni (lunghi circa 3 mm) coperti da peli rossicci irsuti, con pappo
(lungo circa 1 mm) costituito da diverse brevi squamette lineari e membranose,
variamente saldate al corpo principale del frutto.
Presente in quasi tutte le regioni italiane (assente nelle Isole e nella
Calabria), cresce nei greti dei fiumi, in zone ruderali, incolti
sassosi, vigneti ed oliveti; è più comune in località di pianura e
collinari.