È una piccola pianta erbacea
annuale, alta fino a 40 cm, con radice a fittone e fusto ascendente
(talvolta eretto-ginocchiato), raramente
ramoso nella porzione superiore, a sezione tetragona con facce concave,
ricoperto di peli rigidi appressati e setole patenti e provvisto di
rigonfiamenti acquosi ruvidi agli internodi.
Ha foglie con picciolo di circa 2 cm, opposte, ovato-lanceolate
a base cuneata o arrotondata ed apice acuminato (larghe circa 2,5 cm e
lunghe circa 6 cm), con 7-9 denti per lato sul margine e ghiandole
brillanti sulla pagina inferiore.
Tra giugno e settembre sviluppa infiorescenze
a verticillastri di 4-10 fiori collocati all'ascella di brattee
fogliose. I fiori hanno:
un calice a sepali saldati tra di loro (gamosepalo),
strettamente campanulato, con tubo di circa 7,5 mm e 5 denti spinosi
(lunghi circa 4,5 mm), sparsamente pelosi nella parte superiore e sulle
nervature;
una corolla (lunga fino a 3,5 cm) di forma tubolare, irregolare a
simmetria bilaterale (zigomorfa), con petali saldati tra di
loro (corolla gamopetala) nella forma tipicamente bilabiata
della famiglia d'appartenenza. Il labbro superiore, a forma di
elmo
(talvolta a margine denticolato), è disseminato esternamente di peli
ghiandolari e peli setolosi (più lunghi); il labbro inferiore, trilobo,
ha il lobo centrale di forma trapezoidale e bilobo, con macchia
violacea, i lobi laterali, più piccoli, sono biancastri. La fauce è
gialla, con piccole macchie violacee;
4 stami didinami (due corti e due lunghi), collocati sotto il
labbro superiore e sporgenti dalla corolla, con antere biloculari;
ovario supero;
stilo, inserito alla base dell'ovario, a stigma bifido.
Il frutto, marrone, della G. speciosa è un tetrachenio
contenente piccolissimi semi scuri.
Molto comune sulle Alpi Orientali, è presente anche nel resto del Nord
Italia (con l'eccezione della Valle d'Aosta) ed in alcune località
toscane, umbre ed abruzzesi, fino a 1700 m s.l.m. Predilige i
boschi radi, il margine dei sentieri, i cespuglieti, con suolo umido.