Hyoscyamus niger ("giusquiamo")
è
una pianta erbacea annuale o bienne, di odore acre e sgradevole,
ricoperta
di
peli vischiosi, setosi e bianchi, alta fino a 80 cm, con un fusto
eretto, fragile, generalmente ramoso e robusto, perlomeno negli
esemplari bienni.
Ha foglie alterne, piuttosto molli, più scure nella pagina superiore; le
inferiori lunghe fino a 12 cm, con margine sinuoso e piccoli denti, di
norma lungamente picciolate, le superiori sessili amplessicauli, di
dimensioni inferiori, con grossi denti.
Le infiorescenze racemose sono formate da grandi fiori ascellari
sub-sessili che sbocciano durante l'estate, prevalentemente alla sommità
del fusto.
I fiori hanno una corolla con petali fusi a forma di imbuto a 5 lobi,
lunga quasi il doppio del calice, internamente giallo chiaro con
reticolatura violetta e fauce di colore rosso vinoso scuro.
Anche il calice è formato da sepali fortemente venati e fusi a formare
un tubo con 5 denti acuti; alla fruttificazione è rigonfio alla base e i
denti diventano rigidi.
Il pistillo è lungo quasi quanto gli stami. L'ovario è biloculare.
I frutti sono capsule contenenti numerosi semi reniformi brunicci
nascosti dai sepali. Si aprono grazie ad un opercolo alla sommità.
Presente in tutte le regioni italiane, il "giusquiamo" cresce nelle zone
ruderali, in terreno mosso e ricco di azoto, fino 1600 m s.l.m.
È una pianta officinale, tossica.
Contiene gli alcaloidi: giusquiamina, scopolamina e atropina. Sintomi
caratteristici di avvelenamento da H, niger sono: disturbi
visivi, delirio e convulsioni che possono condurre al coma e alla morte.
Nell'antichità era utilizzata come "pianta magica", per le sue proprietà
allucinogene.