Lamium bifidum è una pianta
erbacea
annuale, alta fino a 40 cm, generalmente ramificata dalla base, con rami
laterali prostrato-diffusi e fusto centrale eretto; i fusti,
quadrangolari, sono spesso arrossati, specialmente verso la base.
Ha foglie opposte, con picciolo lungo circa 1 cm e lamina (larga fino a
2 cm e lunga fino a 4 cm) pubescente, di forma trinagolare-ovata,
acuminata, irregolarmente e profondamente dentata o partita, a base
cordata o troncata. Hanno nervature reticolate ed una banda
argenteo-biancastra
presso la nervatura centrale.
In primavera emette, all'ascella delle foglie bratteali (incise
irregolarmente), densi verticillastri di fiori formati da:
una corolla bianca, con tubo diritto (lungo circa 13 mm), labbro
inferiore (lungo circa 5,5 mm) bilobato (in genere presenta qualche
macchiolina rossiccia),
con lobi laterali molto piccoli o assenti, labbro superiore (lungo circa
7 mm) profondamente bifido, superiormente irsuto e con lobi generalmente
retroflessi;
un calice con 5 deboli venature e tubo peloso, lungo circa 4,5 mm,
dotato di denti (più o meno patenti) lunghi circa 3,5 mm;
4 stami, di cui 2 più lunghi e 2 più corti (stami didinami,
tipici delle Lamiaceae), con antere dotate di peli biancastri;
ovario supero.
Il frutto di questo Lamium è un tetrachenio, a nucule trigone,
troncate all'apice.
Presente nella maggior parte delle regioni italiane (assente nel
Triveneto, nella Valle d'Aosta e nel Piemonte), vive negli incolti, in
boschi umidi e negli orti, fino a 1200 m s.l.m.