La "milzadella" (Lamium maculatum) è una pianta
erbacea
perenne, rizomatosa, alta fino a 50 cm, con fusti prostrato-ascendenti o
eretti, internamente vuoti, a sezione quadrangolare con facce concave.
Ha
foglie opposte, picciolate (il picciolo è lungo circa 3 cm),
pubescenti, ovato-triangolari e cordate (larghe circa 3,5 cm e lunghe
circa 4 cm), a margine doppiamente dentato, quasi sempre con una macchia
biancastra presso la nervatura mediana.
In primavera (talvolta fino a dicembre) sviluppa infiorescenze apicali,
in verticilli ascellari sovrapposti (spicastri) composti
mediamente da 8 fiori disposti a corona, poggianti su brattee fogliose
lineari (lunghe circa 2,5 cm), sub-sessili e ciliate;
le brattee dei
verticilli sovrapposti sono disposte in modo alternato.
I fiori hanno:
una corolla (di circa 2,5 cm) pubescente e a bordo smarginato, formata
da 5 petali fusi quasi completamente, con 2 labbra molto grandi e tubo
(lungo fino a 15 mm) a base curva (a forma di S). Il labbro superiore
(lungo circa 7 mm) è a forma di cappuccio. Il labbro inferiore (labello)
è bilobo e piegato verso il basso. La fauce è circondata da un anello di
peli obliqui. La parte tubulosa è biancastra, i labbri sono color malva,
più chiaro in quello inferiore che presenta delle macchioline purpuree;
un calice rigido (con 5-10 nervature longitudinali irsute), largo circa
10 mm e lungo circa 3,5 mm, tubulare-campanulato, a 5 sepali
concresciuti (gamosepalo), terminante con
5 denti simili a setole, lunghi circa 4 mm;
4 stami con antere viola scuro, conniventi e a lobi arrotondati;
uno stilo filiforme a stigma bifido, inserito alla base dell'ovario che
è semi-infero.
I frutti di questo Lamium sono 4 nucule acheniformi, obovoidi,
trigone, troncate all'apice, di colore castano. Contengono 4 semi.
Presente in tutte le regioni italiane (ma rara in Sicilia), vive nei
boschi cedui, al margine e nelle radure dei boschi, negli incolti, negli
orti, nelle siepi, negli arbusteti fino a 1200 m s.l.m. al Nord, 2000 m
al Sud.
È una specie commestibile ed officinale. Le cime fogliari si possono
consumare lessate.