Lilium martagon ("giglio martagone")
è una pianta erbacea perenne, alta 40-120 cm, dall'odore
poco gradevole, ma con fiori molto belli tant'è che nelle regioni in cui
è presente è protetta da apposite leggi.
Il fusto, eretto, si origina ogni anno da un bulbo modificato
persistente.
La parte fogliosa del fusto termina con un verticillo di 4-9 foglie da
cui si alza l'infiorescenza.
Le foglie sono spatolate oblunghe, larghe fino a 3 cm, lunghe fino a 12
cm.
Le inferiori, piuttosto lunghe, sono poche; le altre ricoprono la metà
inferiore del fusto.
Le foglie mediane, riunite in verticilli, si diradano ed impiccoliscono
verso l'alto.
Durante l'estate produce grandi fiori raggruppati in un'infiorescenza a
racemo terminale di 3-20 fiori peduncolati, penduli, con 6 tepali
lanceolati, lucidi e carnosi, lunghi circa 3 cm, di colore rosa con
macchie e striature porpora scuro.
I tepali ricurvi, che fanno assumere a questo elegante fiore la
caratteristica forma a turbante turco (martagan), da cui deriva
l'epiteto specifico, arrivano quasi a toccare lo stelo lasciando liberi
i 6 stami dotati di filamenti bianchi e vistose antere rossastre.
Il frutto è una capsula triloculare obovoidale che si apre
longitudinalmente facendo fuoriuscire numerosi semi piatti alati.
Presente nel Centro-Nord italiano ed in Campania, vive nei prati
montani, nei boschi radi (soprattutto nelle faggete) e nelle radure da
300 a 2000 m s.l.m.
È un pianta officinale.