Il "malvone maggiore" (Malva arborea) è una pianta biennale a
portamento arbustivo, alta fino a 3 m, con grosso (specialmente in
basso) fusto
eretto, legnoso alla base, in alto ispido.
Ha foglie alterne, con picciolo canalicolato (lungo circa 5 cm),
grigiastre e feltrate nella pagina inferiore, irregolarmente palmate a 5-9 lobi
(più profondi ed acuti nelle foglie superiori) con base cordata.
I fiori, brevemente peduncolati, di questa malva (con diametro di circa
3,5 cm) sbocciano da aprile a settembre in glomeruli ascellari. Sono
provvisti di:
un epicalice peloso a 3 segmenti ellittici (larghi circa 5 mm e lunghi
circa 6 mm) saldati alla base;
5 sepali pelosi, stretti (larghi circa 1,5 mm e lunghi circa 5 mm);
una corolla a 5 petali (lunghi circa 17 mm) leggermente smarginati,
violetto-purpurei con venature scure allungantesi dalla base brunastra;
numerosi stami concresciuti in un tubo circondante lo stilo;
ovario supero.
Il frutto
della M. arborea (con diametro di circa 9 mm) è costituito da
6-8 mericarpi solcati a cuneo, con segmenti dell'epicalice accrescenti;
ciascun mericarpo contiene un seme liscio, reniforme.
Presente nella maggior parte delle regioni italiane (assente nel
Piemonte, nella Valle d'Aosta, nel Trentino A.A. e nel Friuli V.G.), vive
sulle rupi marittime, sulle spiagge e negli incolti vicino il mare, fino
a 600 m s.l.m.
È una pianta officinale.