È un minuscolo arbusto profumato, alto fino a 70 cm, a radice legnosa
fittonante e fusto ramoso, lignificato alla base, rossastro, peloso
ghiandoloso, con coppie di spine all'apice e sulle ascelle fogliari
(molto lunghe nella subsp. antiquorum
(L.) Arcang. La spinosità invece è
ridotta nella subsp. arvensis (L.) Greuter Burdet.; assente
o quasi nella subsp. austriaca (Beck) Gams).
Le foglie di questo frutice sono alterne, con alla base 2 stipole
fogliacee ovali allungate, dentate e ghiandolose. Le foglie inferiori
sono trifogliate, a segmenti ellittici (quello centrale brevemente
picciolato); le superiori, spesso ridotte a brattee, sono indivise,
ellittiche e con bordo dentellato.
I fiori, brevemente peduncolati, dell'O. spinosa, sbocciano tra maggio e settembre,
solitari o raccolti in racemi all'ascella delle foglie superiori
bratteali. Sono composti da:
una corolla papilionacea lunga circa 2 cm, con 5 petali roseo-vinosi
(talvolta bianchi): il superiore (vessillo) ripiegato verso
l'alto, 2 laterali (ali) e 2 inferiori concresciuti (carena);
un calice peloso-glanduloso, campanulato (lungo circa 9 mm), a sepali
saldati tra loro (calice gamosepalo), con 5 lunghi denti
sporgenti, verdi;
10 stami.
Nella subsp. antiquorum (L.) Arcang.
i fiori sono solitari, con una corolla appena più lunga del calice.
I frutti di questa fabacea sono legumi lunghi quanto il calice,
a superficie pelosa-ghiandolosa, contenenti 1-4 semi scuri, duri e
tondeggianti.
Nella
subsp. arvensis (L.) Greuter & Burdet.
il legume, di forma ovata, è incluso nel calice e contiene al massimo 3
semi.
Presente in tutte le regioni italiane, vive in prati aridi, negli incolti,
sulle scarpate, fino a 1300 m s.l.m.
È una pianta commestibile ed officinale. Le giovani foglie e i
fiori si possono usare nelle insalate.