È un'orchidea con fusto
eretto e robusto, alta fino a 60 cm.
L'epiteto specifico si riferisce al particolare aspetto del labello che
imita l'addome del calabrone (Vespa crabro).
Ha foglie basali oblungo-lanceolate e foglie cauline lanceolate, erette,
guainanti il fusto.
La spiga fiorale, generalmente rada, porta 2-8 fiori piuttosto grandi,
che si aprono in aprile-maggio, provvisti di brattee lanceolate, acute e
leggermente concave, più corte dei fiori.
Il perianzio ha sepali ovato-oblunghi, bianchi o rosei, con una linea
centrale verdastra; i sepali laterali sono divergenti, il mediano è
piegato leggermente all'indietro. Ha petali lineari, attenuati all'apice
o triangolari, lunghi la metà dei sepali e di colore rosa o bianco
(raramente verdastro).
È dotato di un grande labello convesso, tomentoso al margine, con minute
gibbosità basali (talvolta assenti), di colore rosso bruno, bruno scuro,
con macula centrale lucida bluastra ridotta a due gocce o losanghe
spesso collegate tra loro a ferro di cavallo o ad U; l'apicolo,
triangolare o tridentato, verde-giallastro, è rivolto in avanti ed in
basso.
Il ginostemio ha un apice corto ed ottuso.
Orchidea piuttosto rara, endemica dell'Italia centrale e della
Penisola Sorrentina, vive nei prati e nelle garighe, su substrati
calcarei, fino a 1000 m s.l.m.