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Pedicularis comosa    L.    -    Famiglia delle Orobanchaceae

Come tutte le altre Orobanchaceae si tratta di una pianta parassita che espande le proprie radici alla ricerca di altre piante per succhiarne la linfa. P. comosa, come la maggior parte delle specie appartenenti alla stessa famiglia, essendo dotata di clorofilla si limita ad assorbire acqua e sali minerali, si può quindi considerare semi-parassita; le piante "parassite assolute", invece, prive di clorofilla, assorbono anche sostanze organiche.

Alta fino a 50 cm, è provvista di grosse radici carnose e di un fusto eretto ricoperto di peli crespi.

Ha foglie (lunghe fino a 15 cm e larghe fino a 4 cm) pubescenti, alterne, lanceolate, due volte pennatosette, con segmenti dentellati.
 
In estate sviluppa infiorescenze in grandi spighe di grossi fiori serrati, fogliose solo alla base, con brattee (le superiori spesso trifide) alla base dei fiori.
I fiori, sub-sessili, lunghi circa 2,5 cm, hanno:
un calice lungo circa 10 mm e largo circa 4,5 mm (percorso da venature scure e con angoli a peli ispidi), con sepali membranosi saldati (calice gamosepalo), tubo campanulato e denti ineguali;
una corolla giallo limone, lunga circa il doppio del calice, con petali saldati alla base (gamopetala), bilabiata a fauci aperte, con labbro superiore falcato e terminante in un becco con 2 denti che si attenuano gradualmente in una punta lunga e sottile (subulati), labbro inferiore patente con 3 lobi chiusi cigliati;
4 stami didinami (due lunghi e due corti) uniti da una fitta peluria, con antere nascoste sotto il labbro superiore;
uno stilo filiforme;
ovario supero.

I frutti di questa orobancacea sono capsule ovali acuminate (lunghe circa 16 mm), contenenti pochi semi angolosi.

Presente nella maggior parte delle regioni italiane (assente nelle Isole, in Toscana e Puglia), vive nei prati e pascoli montani, da 1200 m a 2400 m s.l.m.

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