È un piccolo pino a
portamento
arbustivo, alto fino a 5 m, a rami prostrati e ascendenti verso l'apice.
Le foglie aghiformi e pungenti del "pino mugo", un po' ritorte e
finemente dentate, lunghe fino a 4,5 cm, sono raggruppate in verticilli
sui rami e raccolti in fascetti di due in lunghe guaine.
Nella tarda primavera compaiono numerosi fiori maschili giallo
arancione, raggruppati alla base di ogni nuovo germoglio in coni
oblunghi; i fiori femminili sono riuniti in piccoli coni rosso violacei,
in amenti terminali.
I coni, quasi privi di peduncolo, solitari o raggruppati in verticilli
di 2-4 elementi, sono piccoli (lunghi 3-5 cm), bruni ed hanno un aculeo
su ogni squama. Contengono piccoli semi scuri dotati di ala.
Il tronco può essere eretto o, più spesso, prostrato, con una corteccia
squamosa, grigio bruna.
È presente, con alcune varietà, fino a 2700 m, sulle montagne calcaree
di diverse regioni centro-settentrionali italiane; è assente nel Molise,
nelle Marche e nell'Umbria.
Predilige pendii franosi e suoli detritici parzialmente consolidati.
Viene spesso usato come pianta ornamentale.
Le foglie sono utilizzate in profumeria, le gemme servono per
aromatizzare la grappa.
Fornisce un'utile protezione contro valanghe e slavine, ostacolando lo
scivolamento delle masse nevose sui fianchi più acclivi delle montagne.
È una pianta officinale.