È una grande e longeva
quercia, alta fino a 20 m, con fusto relativamente diritto, ramoso in
alto a formare
un'ampia
chioma.
Ha rami poco contorti, i primari ed i secondari spesso sono aperti o
divaricati.
Albero semi-sempreverde, con foglie coriacee, di colore verde scuro, si
spoglia solo parzialmente nel tardo inverno.
L'epiteto specifico deriva dal greco cénae = dentellature,
relativo al margine delle foglie.
Le foglie, dotate di picciolo lungo 5-10 mm, sono di colore verde scuro
nella pagina superiore, grigio cenere (per peli grigiastri) in quella
inferiore.
Hanno una forma molto variabile, talvolta più simile a quella della
quercia da sughero, più spesso a quella del cerro. In linea di massima,
sono ellittiche, ispessite, lunghe 4-9 cm, con margine dentato per denti
terminati da un mucrone.
Fiorisce a maggio.
I fiori maschili sono riuniti in amenti penduli; i femminili, solitari o
appaiati, sono brevemente peduncolati e di forma ellittica.
Le ghiande, solitarie, raramente appaiate, sono ovoidi, con apice
arrotondato, larghe 15-20 mm e lunghe 20-30 mm.
La cupola, che avvolge per 1/3-1/2 le ghiande brevemente peduncolate, ha
un diametro di 15-30 cm ed è ricoperta di scaglie connate, appressate,
con apici allungati, tubercolati, bruno biancastri.
Il tronco, che può raggiungere dimensioni notevoli, ha una corteccia
sugherosa, strettamente fessurata in senso longitudinale.
Quercia molto rara, presente soprattutto in Piemonte, Liguria,
Lombardia, Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana,
Lazio, Umbria, Marche, Campania e Calabria, Quercus crenata
vive in querceti e boschi misti xerofili fino ad oltre 1000 m s.l.m.
Secondo alcuni autori sarebbe il risultato dell'incrocio tra Quercus
cerris e Quercus suber, presenta, infatti caratteristiche
morfologiche intermedie tra sughera e cerro.