L'epiteto specifico assegnato a questa elegante varietà
di Thalictrum si riferisce alla forma delle sue foglie, quasi
identiche a quelle dell'Aquilegia vulgaris, con la quale può
essere confusa quando non è in fiore.
Thalictrum aquilegiifolium ("pigamo colombino") è una pianta
erbacea perenne, provvista di radici fusiformi rossicce, alta fino ad un
metro, con fusto eretto, striato, glabro, violaceo.
Ha foglie 2-3 pennatosette, cordate alla base, con segmenti
ovato-flabellati, divisi in cima in 3 lobi 2-3 dentati; la superficie
inferiore è glauco chiaro.
Le foglie cauline sono alterne, stipolate all'intersezione del picciolo
col fusto e sempre più piccole verso l'alto.
All'inizio dell'estate produce densi corimbi con piccoli fiori riuniti
in un verticillo di 4-5 piccoli tepali e numerosi stami eretti,
ingrossati all'estremità, molto appariscenti, bianchi o rosa, con antere
gialle.
I frutti, composti da numerosi acheni monospermi, sono penduli, trigoni
ed hanno angoli alati.
È presente, fino a 2400 m, in tutte le regioni continentali italiane,
nelle radure ed ai margini dei boschi, nei prati-pascoli e presso
piccoli corsi d'acqua.
T. aquilegiifolium è una pianta tossica.