Elegante fungo,
conosciuto con il nome volgare di "ovolo", amante dei climi caldi, è
molto ricercato fin dall'epoca romana quando era considerato degno della
mensa dei Cesari, da cui l'appellativo specifico.
Viene talvolta confuso con la velenosissima A. phalloides
quando è ancora racchiuso nel bianco velo generale.
Ha un cappello abbastanza grande che può raggiungere i 15 cm di
diametro, inizialmente globoso tendente prima a diventare emisferico,
poi appianato, con margine nettamente striato. I colori della cuticola
oscillano tra il giallo arancio e il rosso arancio. Placche
bianche del velo generale possono rimanere attaccate al cappello
specialmente negli esemplari giovani.
Il gambo, giallo dorato, è abbastanza lungo (fino a 15 cm di altezza),
robusto e di forma cilindrica. È ornato da un elegante ed ampio anello
pendulo e da una volva membranosa bianca.
Le lamelle sono fitte e dello stesso colore del gambo.
Il colore giallino della carne è più evidente nel gambo, in modo
particolare nella parte più esterna. La carne è tenera, con lieve,
gradevole, sapore.
Cresce nei boschi di latifoglia (talvolta nelle pinete) più caldi, in
modo particolare sotto castagno e quercia, d'estate e nella prima metà
dell'autunno, su suolo acido o siliceo-calcareo.
L'"ovolo" è un buon fungo commestibile, eccellente crudo.