Questo Cortinarius, appartenente alla sez. Veneti
Kpnrad & Maubl., è responsabile di
avvelenamenti di ordine citotossico gravi (anche a causa del lungo
periodo di latenza) che colpiscono soprattutto l'apparato renale.
È simile il C. rubellus
Cooke
(C. speciosissimus
Kühner & Romagn.), fungo delle foreste
subalpine di Abete rosso (Picea excelsa) su suolo acido, che
presenta un portamento
più slanciato, un cappello tipicamente umbonato
ed un gambo tigrato da bande giallo-aranciate, anch'esso velenoso
mortale.
Il cappello del C. orellanus ha un diametro di 3,5-7,5 cm, è
poco carnoso, inizialmente conico o sub-emisferico, poi convesso
appianato, talvolta con un largo umbone ottuso; ha il margine
leggermente eccedente. La cuticola è asciutta, non igrofana, feltrato-squamulosa,
di colore mattone, rugginoso, rosso bruno, bruno arancione.
Il gambo, alto fino a 10 cm, cilindrico o leggermente rastremato alla
base, ha una superficie di colore giallastro brillante che tende
rapidamente ad assumere colorazioni simili a quelli del cappello
soprattutto nella zona mediana, con fibrille gialle di velo.
Le lamelle, piuttosto spaziate, adnate, larghe, talvolta grinzose ed
erose sul margine, sono di colore arancione, bruno rossiccio,
ferruginoso brillante.
Possiede una carne bambagiosa, flaccida, giallastra nel gambo e
rugginosa ocracea sotto la cuticola del cappello, di sapore dolce
acidulo (non assaggiare!) ed emanante un odore rafanoide.
Cresce dalla tarda estate all'autunno nei boschi di latifoglie
(soprattutto di querce), prevalentemente in ambiente mediterraneo.
È un fungo velenoso mortale.