È molto simile ad H. erubescens (Fr.) Fr.,
simbionte delle conifere, di colore più chiaro, a carne ingiallente ed
amara.
Questo fungo,
somigliante
ad una Russula a cappello rosso, anche per la sua compattezza e
carnosità (non a caso gli è stato assegnato l'epiteto specifico
russula), è probabilmente l'Hygrophorus più conosciuto e raccolto
nel nostro Paese, perlomeno al Centro-Sud ed in Liguria.
H. russula, quando cresce nelle leccete si presenta, in genere, più
tozzo e con colorazioni più accese.
Il cappello, inizialmente emisferico o convesso e con margine involuto,
tende poi a diventare piano, a volte depresso, con margine lobato;
talvolta è provvisto di un basso umbone. Completamente disteso può raggiungere un diametro di 15 centimetri.
Ha una cuticola quasi completamente asportabile, liscia, un po'
vischiosa
a
tempo umido, maculata di rosso vinoso, più scura al centro, ricoperta da
piccole e grandi squame porpora bruno ed ingiallente al margine a
maturità.
Il robusto gambo di questo Hygrophorus, pieno, irregolarmente
cilindrico ed attenuato alla base, alto fino a 12 cm, è bianco con macchie vinose, raramente gialle.
Ha lamelle carnose, un po' fitte, adnate o sub-decorrenti, biancastre,
con filo che a maturità si macchia di rosso vinoso, talvolta di
giallastro.
La carne è compatta, spessa, prevalentemente bianca, con sfumatura
giallastra alla base del gambo; ha sapore dolciastro, talvolta
leggermente amarognolo, ed emana un lieve odore gradevole, un po'
resinoso.
Cresce nella stagione autunnale sotto querce ed è più frequente in
ambiente mediterraneo (anche all'inizio dell'inverno) specialmente sotto
leccio.
È un buon fungo commestibile, soprattutto se conservato sott'olio dopo
aver asportato la cuticola del cappello.