L. densifolia, specie endemica del Trentino, può essere confusa con Clitocybe bianche, tossiche (sez. Candicantes). È possibile evitare
tale errore determinativo rammentando che,
trattandosi di una
Lepista, ha lamelle che si staccano
facilmente, a pacchetti. È, inoltre, simile a Lyophyllum connatum (nome
corrente: Leucocybe connata
(Schumach.) Vizzini, P. Alvarado, G. Moreno & Consiglio)
che si differenzia per le lamelle bianche, meno fitte e meno decorrenti,
per la sporata bianca e per l'assenza di cattivo odore.
Questa Lepista abbastanza grande, ha un cappello (con diametro
che può raggiungere i 15 cm) dapprima convesso, poi un po' depresso,
rivestito di una cuticola di aspetto "glassato", bianca, anche con
sfumature grigiastre, volgente all'ocra-brunastro in vetustà o alla manipolazione.
Il gambo,
alto fino a 10 cm, cilindrico o un po' clavato, ha una superficie appena
fibrillosa, leggermente tomentosa alla base, inizialmente biancastra o
leggermente grigiastra, poi sfumata di ocra.
Le lamelle, fitte, strette, decorrenti ed un po' forcate, facilmente
separabili dalla carne del cappello, inizialmente con riflessi rosa salmone,
assumono una colorazione ocra rossastra a piena maturazione.
La carne,
molto sottile ed elastica, biancastra in fase giovanile, rugginosa in vetustà,
è di sapore dolce ed emana un forte odore
aromatico, anche un po' farinoso, non gradevole.
Ha spore ellissoidali verrucose.
Produce una sporata color salmone.
Questa specie autunnale cresce, spesso formando grandi "cerchi delle
streghe", nelle foreste di conifere (in modo particolare di abete rosso) del Trentino.
È un fungo non commestibile.