È un fungo piuttosto diffuso (e molto ricercato) in ambiente
mediterraneo, legato ad alcune piante della Famiglia delle
Ombrellifere, conosciuto con numerosi nomi volgari
(cardoncello,
cardarello, cardarella, cardunciedd, carduncieddù,
cardolinu de petza, antunna, funciu di ferla, funciu
pani cauru, feddruritu).
Potendo assumere caratteristiche leggermente diverse
a seconda della pianta presso la quale si sviluppa, sono state create
diverse varietà; oggi, soltanto Pleurotus nebrodensis
(Inzenga) Quél., presente su alcune
montagne della Sicilia, viene considerata specie a
sé stante.
Il cappello del P. eringii, convesso ed a margine involuto in
gioventù, a piena maturità appianato o depresso (talvolta imbutiforme)
con margine flessuoso lobato, può raggiungere i 12 cm
di diametro; è provvisto di una cuticola un po' tomentosa,
lievemente
squamosa, di colore grigio brunastro, beige, con fibrille radiali
brunicce, decolorato a macchie in vecchiaia.
Ha un gambo sodo, generalmente cilindrico o un po' attenuato in basso, a
volte ricurvo, liscio, un po' fibrilloso, biancastro, tendente all'ocra
chiaro a piena maturità.
Le lamelle, decorrenti sul gambo ed abbastanza fitte, sono biancastre
con riflessi carnicini, tendenti all'ocra chiaro nel fungo adulto.
La carne, bianca, tenace, soda ed un po' elastica, ha sapore dolce ed
emana un gradevole odore fungino.
Cresce in ambiente mediterraneo, dall'autunno alla primavera, nei campi incolti, nei pascoli,
presso diverse specie di ombrellifere, in modo particolare Eryngium campestre
e Ferula communis.
È un buon commestibile.