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Russula foetens    Pers.

L'epiteto specifico (latino foetens = fetido) si riferisce al caratteristico, intenso e cattivo odore di questa russula, che la rende facilmente determinabile.
Appartiene alla subsezione Foetentinae (Sez. Ingratae
(Quélet) Maire) che comprende specie a odori e sapori intensi, spesso sgradevoli e cuticola del cappello gelificata e di notevole spessore.
R. foetens è relativamente simile a R. grata
Britzelm. (sinonimo di R. laurocerasi Melzer), di taglia inferiore ed a forte odore di mandorle amare.

Il cappello, carnoso e rigido, di questa grande russula può raggiungere i 20 cm di diametro; inizialmente globoso, tende col tempo a diventare irregolarmente appianato-ondulato, anche un po' depresso, con superficie scabrosa e margine scanalato-tubercolato, fessurato specialmente a maturità. È provvisto di una cuticola asportabile per un terzo del raggio, di colore giallo miele, giallo bruno, più chiaro verso la periferia, chiazzato di bruno fulvo a maturità (anche di fulvo nerastro nelle parti contuse), percorsa da fini venature raggiate scure (in modo particolare in vetustà o con tempo secco), viscida al centro e mucillaginosa altrove soprattutto con tempo umido quando, specialmente negli esemplari giovani, è possibile che brandelli di mucillagine penzolino dal margine del cappello.
Il tozzo gambo della R. foetens, lungo fino a 12 cm, prima farcito, poi con midollo lacunoso per 3 o 4 celle, infine ampiamente cavernoso, è prevalentemente cilindrico o leggermente rigonfio, un po' rastremato verso il basso e leggermente svasato all'apice. Ha una superficie corrugata, biancastra, tendente a macchiarsi gradualmente di grigio brunastro.
È dotata di lamelle abbastanza spesse, ineguali, falciformi, arrotondate-libere ed in parte connate all'inserzione, intervenate, inizialmente biancastre, poi crema avorio, imbrunenti in vetustà, secernenti nel giovane (specialmente con tempo umido) goccioline acquose che generano nel fungo maturo macchie rugginose sul filo.
Ha una carne rigida e fragile, biancastra tendente gradualmente ad imbrunire al taglio o con l'età soprattutto nel gambo, di sapore nettamente pepato ed emanante un intenso odore sgradevole, complesso, di ipoclorito con componente fruttata.
Cresce nei boschi in estate-autunno.
È un fungo tossico.

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