È simile la rarissima
R. amarissima
Romagn. & E.-J. Gilbert
quando si presenta con colorazioni
più rosse del normale, riconoscibile dal sapore amaro e per il vivace
ingiallimento superficiale.
Il cappello carnoso e particolarmente duro di questa russula raggiunge i
12 cm di diametro; inizialmente
convesso a sommità leggermente schiacciata e margine
ricurvo,
poi appianato, generalmente irregolare con margine carnoso e rigido, ha
la superficie vellutata, con tempo secco screpolata o incisa da
fenditure. È provvisto di una cuticola asportabile appena al margine,
di colore rosa-rosso, rosa pesca, rosa arancio, a volte con sfumature
carminio, occasionalmente rosso cinabro, talvolta stinta di giallastro
oppure più scura al centro, con punteggiature
rugginose.
Il gambo, generalmente un po' tarchiato, alto fino a 9 cm, talvolta
claviforme, svasato all'apice, ha una superficie bianca macchiata di
rosa carminio.
R. rosea è dotata di lamelle molto fragili, arrotondate al
gambo, spesse, abbastanza fitte, intervenate, di colore avorio-crema, a
filo frequentemente rosseggiante.
Ha una carne spessa e dura, bianca, di sapore dolce, leggermente
mentolato sulle lamelle, emanante un debole odore fruttato.
Cresce nei boschi in estate-autunno.
È un fungo commestibile.