Terni 5 giugno 2013
Il fulmine non ramificato (a scarica singola), impattava con tutta la
sua energia sui rilievi a nord-est di Terni nel primo pomeriggio durante
un'intensa attività temporalesca termo-convettiva innescata dal
riscaldamento delle terre emerse (in modo particolare dei rilievi) e
della bassa atmosfera, all'interno di una massa d'aria umida ed
instabile. Si può osservare nella foto l'offuscamento della base del
Cumulonembo e dei rilievi sottostanti causato da un rovescio di pioggia
che generava anche un brusco calo termico e raffiche di vento in
prossimità del suolo (microburst).
Le celle temporalesche sviluppatesi sui rilievi a nord della Conca
Ternana, sospinte da correnti settentrionali in quota, si andavano
propagando verso sud. Il successivo sviluppo di un ammasso temporalesco
sulla Città è stato anche favorito dalla confluenza tra le calde ed
umide brezze di valle, provenienti da sud-ovest, e le correnti fredde di
deflusso temporalesco (outflow) generate dai primi temporali
che si erano formati sui Monti Martani e nella Valnerina.
Alcuni minuti dopo la caduta di questo fulmine è apparso un
ball-lightning (fulmine globulare) un chilometro più a sud del
punto d'impatto della scarica atmosferica della foto.